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E per fortuna era solo un saluto

E invece i saluti introduttivi del presidente Matteo Truffelli sono stati un momento forte, intenso. Sotto il segno della 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Di Rosario 𝐋𝐢𝐯𝐚𝐭𝐢𝐧𝐨. Dei 𝐬𝐨𝐜𝐢, 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 che ci hanno lasciati. Con lo sguardo già fisso sulla meta: 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥'𝐀𝐜 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐥𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢.

Papa Francesco, Mattarella, e i card. Bassetti e Farrell

C’è molto la parola “speranza” nei saluti “istituzionali” che hanno aperto i lavori della XVII Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana oggi, domenica 25 aprile, e che proseguiranno in modalità on line fino a domenica 2 maggio. Una fede nella speranza che illumina i cuori, un vero e proprio apostolato della speranza che risuona tra le reti virtuali – ma che poi tanti virtuali non sono – dell’incontro in modalità on line. Reti virtuali che però raccontano e condividono la vita di ogni singolo aderente.

NELLA RIVOLUZIONE DELLA CURA SI REALIZZA IL SOGNO DI UNITÀ

di Pina De Simone, articolo pubblicato su «Avvenire» del 22 aprile 2021* - Dio ha un sogno. Noi abbiamo un sogno. È scritto dentro di noi, nel profondo del nostro cuore. Ed è al fondo della storia: tra le pieghe degli eventi e della loro trama apparentemente disordinata. Ma anche nelle dinamiche dei fenomeni naturali: nel sorgere del sole e nel suo tramontare, nelle stagioni, nel trasformarsi continuo della vita attraverso mille intrecci, perdite, tensioni e rinascite. È il sogno dell’unità.

«Azione Cattolica, seme di speranza. Dalla pandemia usciremo differenti»

Che la più radicata ed estesa associazione del laicato cattolico italiano si riunisca in assemblea (la 17esima nazionale, da domenica 25 aprile al 2 maggio, in modalità online) non deve far pensare a un appuntamento a esclusivo uso interno. Parliamo dell’Azione Cattolica, 271mila soci in tutte le diocesi del Paese, un milione di italiani che ne frequentano le proposte di fede e di impegno, 800 delegati all’evento assembleare chiamato a riflettere sui temi della cittadinanza e della fraternità (tema «Ho un popolo numeroso in questa città», di evocazione biblica), con l’udienza del Papa il 30 aprile. Ciò che ha saputo mettere in campo nelle migliaia di parrocchie dov’è presente, come le idee che elabora sulla Chiesa e il futuro, interessano dunque tutti i cattolici, e non solo.

La forza dell'amicizia, la capacità di sorprendere

«Quello che sperimentiamo è un tempo inedito e incerto, ma tutta l’Ac intende viverlo con questo “popolo” e in questa “città”: abitando questa stagione della storia dell’umanità, lasciandosene interpellare, assumendo comunque uno sguardo fiducioso, compiendo scelte coraggiose e innovative, per avviare processi di cambiamento di lungo respiro nella società e nella comunità ecclesiale».

Contro i nuovi totalitarismi ridefinire l’idea di popolo

di Piergiorgio Grassi, articolo pubblicato su «Avvenire» del 17 aprile 2021* - Ci sono parole, utilizzate nella sfera pubblica, alle quali è stata data una tale varietà di significati da provocare equivoci, fraintendimenti e deformazioni sistematiche. È il caso del termine popolo, ricorrente nel dibattito politico, sia per la capacità evocativa, sia perché può essere impiegato per fini diversi.

La sfida dei cristiani affinché le città non diventino incivili

di Luigi Alici* - Nel suo discorso d’insediamento come Presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden ha inserito una citazione insolita: «Molti secoli fa sant’Agostino, un santo della mia chiesa, scrisse che un popolo era una moltitudine definita dagli oggetti comuni del loro amore». L’intenzione era di riaprire una domanda sull’identità profonda del popolo americano; eppure, al di là del riferimento occasionale, la questione ha una più ampia attualità, che aiuta a riflettere intorno alla città come spazio - fragile e vitale - di convivenza organizzata.

La XVII Assemblea nazionale

di Matteo Truffelli - L’Assemblea nazionale è alle porte. Arriviamo con gratitudine a questo importante appuntamento, che conclude lo straordinario percorso che ogni tre anni ci consente di verificare e riprogrammare il percorso in cui siamo impegnati e rinnovare le responsabilità associative, dalle più piccole parrocchie d’Italia fino alla Presidenza nazionale, passando per le diocesi e le regioni. Un anno fa, lo scoppio della pandemia ci ha imposto di rallentare il processo, e ora dovremo celebrarne la fase conclusiva “a distanza”, con quelle modalità digitali a cui ormai ci siamo abituati in tanti ambiti delle nostre vite. Non viene meno, tuttavia, il grande valore democratico e partecipativo del nostro camminare insieme: anzi, alla luce del momento storico che stiamo vivendo, la XVII Assemblea nazionale rappresenta un passaggio forse ancora più importante del solito.

ASSEMBLEA NAZIONALE: QUANDO VIRTUALE E' REALE

di Carlotta Benedetti - Inedita e aperta a tutti. L’Assemblea nazionale numero 17 sarà la prima nella storia dell’Azione cattolica in modalità digitale. Ma non solo, per la prima volta vivremo un’intera “settimana assembleare”, dal 25 aprile al 2 maggio prossimi, in cui, anche se a distanza, ci confronteremo, discuteremo, voteremo, lavoreremo sul documento assembleare, in un modo diverso, ma non meno sfidante per l’Ac che vive oggi in questo Paese. Lo faremo attraverso gli strumenti che ci sono diventati familiari in questi mesi e di cui dobbiamo sfruttare al massimo le possibilità, consapevoli che rappresentano, in questo tempo, uno dei pochi modi efficaci per tessere legami e relazioni di bene.

Consigli regionali: essenzialita' al centro

di Nicola De Santis ​​​​​​​- Marzo 2020, la pandemia impone lo stop forzato al cammino assembleare dell’Azione cattolica. Marzo 2021, il il percorso riprende esattamente da dove si era interrotto: dal livello regionale. Dal racconto dei protagonisti emerge come l’associazione – attraverso le delegazioni regionali e i comitati dei presidenti diocesani – ha scelto di accogliere la chiamata di questo tempo. Così ci racconta Luca Girotti, delegato regionale per le Marche: «Al centro del percorso assembleare abbiamo messo la riflessione su ciò che è essenziale, quell’essenziale che in questi lunghi mesi  di pandemia abbiamo dovuto e voluto riscoprire. È necessario che la nostra formazione sia vocazionale, orientata al servizio verso gli altri, generatrice di scelte educative che richiamino la responsabilità di ciascuno a costruire legami di unità e di comunione, a crescere facendo crescere, suscitando vita e promuovendo relazioni di fraternità».

XVII Assemblea Nazionale

L’Azione Cattolica si prepara a vivere, dal 25 aprile al 2 maggio, la XVII Assemblea elettiva nazionale, momento di confronto e riflessione tra le associazioni diocesane per progettare insieme il cammino del prossimo triennio. In questo spazio troverete tutti i materiali necessari per preparare al meglio la partecipazione delle vostre diocesi a questo appuntamento.