Sono cresciuta a Bedizzole, un paese del bresciano poco distante dal lago di Garda.

Ho studiato teologia a Milano e mi sono laureata con una tesi su santa Tecla, la prima figura femminile di martire cristiana. Mi ci sono affezionata, e ho avuto occasione di scriverci un libro. Nel frattempo ho insegnato religione alla scuola primaria e secondaria di secondo grado, a Brescia e poi a Torino. Mi resta il cuore da insegnate, ma dopo quattro anni sono tornata studente a tempo pieno: mi sto specializzando in Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Dal 2013 faccio parte del Coordinamento Teologhe Italiane, perché la prospettiva di genere è uno degli argomenti che più mi sta a cuore. Entrare nel CTI è stata la logica conseguenza di una formazione in Azione Cattolica: i figli e le figlie dell’associazionismo sanno che le idee diventano più intelligenti e concrete quando circolano, e che il primo modo di servire la chiesa.

Sono in AC da quando ho 6 anni, ho fatto l’educatrice e la respo giovani parrocchiale (mentre facevo parte del Consiglio Pastorale), ho collaborato ad alcune iniziative diocesane, e ora che vivo a Roma faccio parte della Commissione Testi Giovanissimi. Ma gli elenchi riducono la vita in ruoli, e tralasciano il tempo, gli intrecci, i passaggi… La mia storia con l’AC è anche altrove, soprattutto altrove: in volti e pensieri che hanno fatto le mie scelte e le mie passioni.