La mia esperienza in Azione Cattolica comincia da bambino in ACR. Grazie ad un’associazione parrocchiale ricca di stimoli che mi ha formato e accompagnato in un percorso umano e spirituale essenziale per la mia vita, ho potuto dare un contributo da responsabile giovani in parrocchia per due trienni. Dal 2011 al 2017 ho fatto parte del consiglio diocesano come responsabile ACR e dal 2014 al 2020 ho ricoperto la carica di Incaricato regionale della Basilicata per l’ACR. L’esperienza quotidiana dell’AC è per me l’esperienza quotidiana alla sequela di Cristo; un percorso ricco e difficile che ogni giorno ha bisogno di nuova energia. La fede semplice dei più piccoli è una giornaliera “lectio” da vivere e incarnare, un modello a cui restare fedeli anche da adulti. L’ACR, in cui gli adulti e i giovani profondono le proprie energie educative, mi è sempre parso il luogo più prossimo alla mia vocazione laicale, non solo nell’orizzonte della cura rivolta ai più piccoli, ma anche e sopratutto per l’insegnamento che Cristo ripone in loro. I più piccoli come custodi della fede autentica. In questo orizzonte ho detto il mio “si” ad essere educatore, ed è lo stesso “si “con cui ho accettato la candidatura al consiglio nazionale.